venerdì 18 ottobre 2013

BRINDISI CONTINUA AD ESSERE CONSIDERATO TERRITORIO DI SERVIZIO
Il recente incontro delle Istituzioni e dei sindacati presso la Prefettura di Brindisi, con i dirigenti della società A2A ed in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), presentata come endoprocedimento nella richiesta di modifica dell’AIA in essere,  concernente la centrale termoelettrica di Brindisi Nord, induce ad alcune considerazioni.
I motivi per i quali si intravede, pur con la dichiarata opposizione del Sindaco di Brindisi, la ferma volontà di A2A di portare in co-combustione con il carbone anche il CSS, vengono individuati nell’approvazione del recente Piano Regionale dei Rifiuti.
Tale Piano, infatti, alla Parte II punto O5, prevede accanto alla combustione diretta del CSS-Combustibile in cementifici, la co-combustione con carbone in centrali termoelet-triche, nella percentuale variabile fra il 5 ed il 10% sul totale.
Il piano riporta, testualmente, che tale possibilità comporta per la Regione Puglia: “conseguenti ingenti flussi di CSS co-inceneribili in relazione alle considerevoli potenze termiche installate”.
Tali considerevoli potenze termiche installate ed alimentate a carbone sono presenti, nel territorio regionale, solo a Brindisi!!!
Sicuramente i consiglieri regionali della Provincia di Brindisi, che in passato hanno ottenuto l’approvazione in Consiglio di un ordine del giorno che poneva il divieto di co-combustione di CDR, in riferimento alla CTE di Brindisi Sud, non si saranno soffermati sulla possibilità offerta, in contrasto con quanto precedentemente richiesto ed approvato, che questo Piano non solo fornisce l’opportunità ad A2A di presentare la modifica dell’attuale combustione ma, al contempo, permette anche l’utilizzo di CSS nella centrale Brindisi sud dell’ENEL.
Da questo punto di vista, sicuramente il Piano non gratifica questo territorio che continua ad essere considerato quale area di servizio per le esigenze altrui.
Inoltre, appare opportuno rilevare, che le richiamate distrazioni, comportano la possibilità che il CSS-Combustibile, in quanto “rifiuto speciale” e quindi non soggetto a limitazioni di trasporto extra regionale riguardate solo gli RSU,  provenga da altre regioni; ancor di più, nel qual caso, questo territorio verrebbe a costituire “area di servizio” nazionale sia per il campo energetico che per la chiusura del ciclo dei rifiuti prodotti altrove.
A ciò va ad aggiungersi che ad oggi la Giunta Regionale non si è minimamente espressa in merito alla proposta di A2A e, costituendo la VIA e la richiesta di modifica all’AIA, proposta da A2A, una procedura ancora aperta è lecito attendersi che tutte le Istituzioni interessate, fra cui la Regione, presentino “osservazioni” nei termini previsti dalla norma.
Legambiente ha già annunciato la presentazione delle osservazioni tecniche al progetto di A2A e, ribadendo le proprie proposte relative alla realizzazione di un impianto solare termodinamico da allocare nell’area del carbonile ed all’interno del Distretto tecnologico dell’energia rinnovabile, condivide la posizione del Sindaco, già avanzata da Legambiente, in merito alle modifica della prescrizione dell’AIA relativa all’anticipo dello smantellamento e bonifica industriale dei gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Brindisi Nord.
Ciò, sia in funzione del mantenimento della forza lavoro e sia, per la individuazione di un utilizzo compatibile e produttivo dell’area, ben diverso da quanto previsto e ribadito nel richiamato incontro da parte di A2A.