BRINDISI CONTINUA AD ESSERE CONSIDERATO TERRITORIO DI
SERVIZIO
Il recente incontro delle Istituzioni e
dei sindacati presso la Prefettura di Brindisi, con i dirigenti della società
A2A ed in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), presentata come
endoprocedimento nella richiesta di modifica dell’AIA in essere, concernente la centrale termoelettrica di
Brindisi Nord, induce ad alcune considerazioni.
I motivi per i quali si intravede, pur
con la dichiarata opposizione del Sindaco di Brindisi, la ferma volontà di A2A
di portare in co-combustione con il carbone anche il CSS, vengono individuati
nell’approvazione del recente Piano Regionale dei Rifiuti.
Tale Piano, infatti, alla Parte II
punto O5, prevede accanto alla combustione diretta del CSS-Combustibile in
cementifici, la co-combustione con
carbone in centrali termoelet-triche, nella percentuale variabile fra il 5 ed
il 10% sul totale.
Il piano riporta, testualmente, che
tale possibilità comporta per la Regione Puglia: “conseguenti ingenti flussi di CSS
co-inceneribili in relazione alle considerevoli potenze termiche installate”.
Tali
considerevoli potenze termiche installate ed alimentate a carbone sono
presenti, nel territorio regionale, solo a Brindisi!!!
Sicuramente i consiglieri regionali della
Provincia di Brindisi, che in passato hanno ottenuto l’approvazione in
Consiglio di un ordine del giorno che poneva il divieto di co-combustione di
CDR, in riferimento alla CTE di Brindisi Sud, non si saranno soffermati sulla
possibilità offerta, in contrasto con quanto precedentemente richiesto ed
approvato, che questo Piano non solo
fornisce l’opportunità ad A2A di presentare la modifica dell’attuale
combustione ma, al contempo, permette anche l’utilizzo di CSS nella centrale
Brindisi sud dell’ENEL.
Da questo punto di vista, sicuramente
il Piano non gratifica questo territorio che continua ad essere considerato
quale area di servizio per le esigenze altrui.
Inoltre, appare opportuno rilevare, che
le richiamate distrazioni, comportano la possibilità che il CSS-Combustibile,
in quanto “rifiuto speciale” e quindi
non soggetto a limitazioni di trasporto extra regionale riguardate solo gli
RSU, provenga da altre regioni; ancor di
più, nel qual caso, questo territorio verrebbe a costituire “area di servizio” nazionale sia per il
campo energetico che per la chiusura del ciclo dei rifiuti prodotti altrove.
A ciò va ad aggiungersi che ad oggi la
Giunta Regionale non si è minimamente espressa in merito alla proposta di A2A
e, costituendo la VIA e la richiesta di modifica all’AIA, proposta da A2A, una
procedura ancora aperta è lecito attendersi che tutte le Istituzioni
interessate, fra cui la Regione, presentino “osservazioni” nei termini previsti dalla norma.
Legambiente ha già annunciato la
presentazione delle osservazioni tecniche al progetto di A2A e, ribadendo le
proprie proposte relative alla realizzazione di un impianto solare
termodinamico da allocare nell’area del carbonile ed all’interno del Distretto
tecnologico dell’energia rinnovabile, condivide la posizione del Sindaco, già
avanzata da Legambiente, in merito alle modifica della prescrizione dell’AIA
relativa all’anticipo dello smantellamento e bonifica industriale dei gruppi 1
e 2 della centrale termoelettrica di Brindisi Nord.
Ciò, sia in funzione del mantenimento
della forza lavoro e sia, per la individuazione di un utilizzo compatibile e
produttivo dell’area, ben diverso da quanto previsto e ribadito nel richiamato
incontro da parte di A2A.