COMUNICATO STAMPA
In riferimento al problema della presenza di Lepri non
autoctone (Lepus europea), in sovrannumero in particolare nel Parco regionale
“Saline e stagni di Punta della Contessa”, Legambiente è presente insieme alle
istituzioni, ad altre associazioni ambientaliste e di categoria, in un tavolo
tecnico coordinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione
Ambientale). Il sovrannumero di lepri sta costituendo un serio problema
all’agricoltura in area parco, con il rischio di abbandono dei campi e del
conseguente depauperamento dei suoli. Legambiente, da sempre convinta che il
problema della presenza sia dovuto alla continua immissione della suddetta
specie nell’intero territorio provinciale ed anche in località non lontane
dall’area parco, è riuscita, nel Tavolo Tecnico, ad ottenere la sospensione
dell’annuale immissione da parte dell’ATC negli agri comunali di Brindisi,
Torchiarolo e San Pietro Vernotico, come azione preventiva al fenomeno del
sovrannumero. Questa azione costituisce un passaggio parallelo ad altre
attività previste dal Tavolo Tecnico, ovvero la cattura di 103 lepri, previo
censimento, l’adozione di reti idonee su aree perimetrali, l’allontanamento
mediante metodi olfattivi, tutte finalizzate a risolvere il problema, creato
nel tempo dall’ATC, e contenere il numero di esemplari a vantaggio degli
ecosistemi naturali ed agricoli presenti nel parco. Tutte le azioni erano volte
ad evitare l’abbattimento selettivo, previsto dalla Legge Quadro sulle Aree
Protette. Dispiace constatare che azioni quali improvvisi ricorsi al TAR contro
alcune azioni condivise, con conseguente sospensiva temporanea, possano favorire
possibili adozioni drastiche (l’abbattimento selettivo) che Legambiente avrebbe
voluto evitare. Legambiente, da tempo impegnata con i suoi volontari nella
difesa e nella valorizzazione dell’area insieme ai vari stakeholder presenti
(agricoltori in primis) auspica una collaborazione più propositiva da parte di
tutte le parti presenti al tavolo tecnico.