Martedì 19 agosto 2014 alle ore 11 presso la sala conferenze di
Palazzo Granafei-Nervegna si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del
secondo Campo di Volontariato Nazionale in programma presso il Parco regionale
“Saline e stagni di Punta della Contessa”, dal 21 al 30 agosto p.v.
giovedì 14 agosto 2014
VERSALIS: Lodevole il “piglio” dell’Ass. Monetti.
Ci sembra doveroso riportare la
soddisfazione relativa al “piglio” con il quale il neo Assessore Dott. Antonio
Monetti intende affrontare la questione
Versalis; l’organizzazione di una struttura di riferimento presso l’ASL e la
richiesta di apertura dell’AIA costituiscono sicuri elementi di impegno nella
salvaguardia degli interessi ambientali, sanitari e degli stessi Lavoratori.
Legambiente, con questi presupposti,
non potrà che fornire un apporto concreto in merito alle azioni che l’Assessore
intenderà intraprendere e sarà, nella propria riconosciuta autonomia,
disponibile ad evidenziare le criticità che si evincono nell’attuale Decreto
autorizzativo di AIA ed a proporre le più opportune richieste tecniche
necessarie per “motivare” l’apertura della procedura di AIA.
Si ribadisce, inoltre, fin anche a
sembrare ripetitivi, che Legambiente non opera contro la Versalis ed ancor più
contro i Lavoratori ma, tutte le iniziative e gli interventi che sono e saranno
presi, hanno il fine comune di ridurre e migliorare la “impronta ecologica”
dell’azienda che resta un patrimonio industriale di questa città.
Pleonastiche ed inopportune appaiono
le considerazioni della UILTEC, fra l’altro in contrasto con il proprio
segretario provinciale, in quanto Legambiente non ha né ha mai avuto “atteggiamenti inquisitori” verso alcuno, demandando agli Organi
competenti tali compiti.
E’ rilevante però ricordare al
sindacalista che gli interventi di “ambientalizzazione” fatti in corso d’opera,
e nel qual caso nel corso di oltre 50 anni di chimica di base a Brindisi,
costituiscono solo ed esclusivamente “riparazione” ai danni ambientali prodotti
e/o adeguamento a normative; sul tema della “contaminazione” delle matrici
ambientali e dei danni sanitari prodotti dal comparto della chimica di base,
fanno testo scientifico le caratterizzazioni chimiche effettuate all’interno
del petrolchimico che hanno rilevato un sicuro “danno ambientale”
arrecato alle matrici ambientali esaminate.
In definitiva, bando alle polemiche
e con il “piglio” (di scopa nova) del neo Assessore Monetti, cerchiamo,
congiuntamente ed ognuno per le proprie funzioni (ancor più se volontarie) di
definire percorsi amministrativi e tecnici in grado di migliorare sempre più la
situazione ambientale del petrolchimico, ormai nota dal punto di vista della
contaminazione, per cercare di
fornire
a tale area un “futuro capace di sviluppo”
(citazione di Edo Ronchi) e, nel qual caso, di sviluppo compatibile con il
miglioramento ambientale, con il mantenimento e l’incremento della occupazione
e con la salvaguardia della salute dei Cittadini.
Gli strumenti ci sono e Legambiente
li ha forniti (per esempio: Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata- APEA)
ora spetta al Comune ed alla Regione, per gli aspetti normativi, acquisire tali
strumenti e divenirsi vero artefice della gestione anche della zona industriale
e delle proprie reali prospettive.
Noi vogliamo esprimere,
sbilanciandoci, ottimismo rispetto a questo “nuovo corso” dell’amministrazione
comunale e…… speriamo di avere avuto un buon intuito.
prof.
Francesco Magno
consulente
nazionale Legambiente
Piano Comunale Costiero: favorevoli a condizione che ……..
L’invio di osservazioni sul Piano
Comunale della Costa (PCC) non è semplicemente l’esercizio di diritti
legittimi, ma rappresenta un contributo essenziale in un procedimento amministrativo,
democratico e trasparente e merita la dovuta attenzione nella lettura, ancor
prima di esprimere considerazioni non dirimenti.
Legambiente, nel corso dei tanti
anni trascorsi dall’affidamento degli incarichi profes-sionali, fin dal 1983,
ha sollecitato la definizione dell’iter autorizzativo del “Piano della Costa”
legato al PRG (Piano Regolatore Generale) ed ha sempre evidenziato il fatto che
l’assenza del Piano favoriva la discrezionalità nell’esame di progetti, a
cominciare da quelli concernenti insediamenti turistici, ma soprattutto un
dilagante abusivismo edilizio.
Siamo, quindi, d’accordo con il
Sindaco quando afferma che vi sono state “vecchie
cupole brindisine” che hanno ricavato vantaggi dalla situazione, ma proprio
per questo Legambiente ha presentato puntuali osservazioni per giungere
all’approvazione di un PCC che risulti inattaccabile e sani ciò che è
legittimabile e cancelli ciò che resta abusivo e di grande impatto su ambiente
e paesaggio.
Cos’è, secondo il Sindaco, “inutile ed incomprensibile” nelle
osservazioni di Legambiente?
Legambiente ha chiesto di definire
se il PCC va, come gli interventi previsti richiederebbero, in variante al PRG
o se, più adeguatamente, si collochi all’interno del PUG; la decisione di
portarlo in discussione nella Conferenza di co-pianificazione dello stesso PUG
ci sembra che accolga la nostra richiesta.
Nel PCC si stabiliscono vincoli e
regole riguardanti progetti futuri ma, non ci sono decisioni concernenti
l’esistente, a cominciare dalle sanatorie possibili di insediamenti abusivi,
dall’abbattimento che ciò che è costruito a ridosso della falesia, della
macchia mediterranea e/o di aree sottoposte a vincoli e/o dalla risoluzione
delle questioni inerenti insediamenti turistici.
Il previsto “processo di recupero e risanamento”, che è il principale obiettivo
del PCC, come si può conseguire in assenza di queste decisioni?
Legambiente ha chiesto, invece di prevedere genericamente nuovi
insediamenti per attività di ristoro, recettive, per centri benessere e/o musei
del mare itineranti, di definire destinazione d’uso e fruizione di beni ed aree
demaniali trasferite al comune.
Legambiente ha anche chiesto che la
“mobilità dolce” interessi l’intera
litoranea e, priorita-riamente, quella a Sud, continuamente attraversata da
autotreni a ridosso dell’area Parco “Stagni
e Saline di Punta della Contessa” invece della sola area fra Punta Penne ed
Apani.
Legambiente, nel pieno rispetto
della legge regionale 17/2006 ha chiesto di monitorare equilibri ambientali e
paesaggistici ed indici urbanistici ed edilizi, ma a valle delle scelte
ineludibili sull’esistente e nell’ambito del recupero e del risanamento delle
aree su cui insistono insediamenti non sanabili.
Legambiente nel ribadire che il PCC
è uno strumento utile e necessario per la pianificazione territoriale, conferma
la piena disponibilità al confronto nel rispetto dei contributi ricevuti e
nell’ambito dello strumento urbanistico generale (PUG) di riferimento.
Direttivo
Legambiente Brindisi
mercoledì 13 agosto 2014
VERSALIS: è necessaria la riapertura della procedura autorizzativa AIA
L’ennesimo grave episodio di
sfiammamento della torcia della Versalis, avvenuto in un giorno di assoluta
calma di vento e di persistenza della nuvola nera inquinante sulla città di
Brindisi, ha la necessità di essere valutata per la gravità che assume nella
frequenza degli episodi; né i periodici rapporti effettuati da ARPA sui singoli
episodi possono essere sufficienti a garantire la mancata contaminazione delle
matrici ambientali e le valutazioni di ordine sanitario in termini di
“morbilità”.
La
frequenza degli episodi necessita dell’apertura della procedura autorizzativa
di AIA, Decreto 2011/0000514 del 16/09/011, con la quale la Polimeri Europa Spa (oggi Versalis); tale Decreto,
infatti prevede tutta una serie di prescrizioni che devono essere assolte entro
i termini previsti.
Versalis ha ottemperato a parte
delle richiamate prescrizioni ottenendo dal Comitato, all’uopo preposto dal
Ministero dell’Ambiente, che le “modifiche” strutturali proposte “non
sono sostanziali” per la riapertura della procedura di AIA.
Legambiente ritiene, considerato
quanto riportato nel Decreto autorizzativo AIA, che la frequenza degli episodi
di combustione in torcia e di sfiammamento, debbano essere oggetto di
riapertura della richiamata procedura di AIA e ciò sia per lA verifica della tipologia
dei gas/rifiuti immessi in torcia che del monitoraggio delle emissioni.
Il Comune d Brindisi e la Provincia
hanno partecipato alla Commissione di valutazione dell’AIA proposta dall’allora
Polimeri Europa Spa ed il cui controllo è stato affidato ad ISPRA; a questa
ultima (ISPRA) i richiamati Enti, anche in virtù delle relazioni effettuate da
ARPA e dei riconosciuti incrementi di “benzene”, si ritiene debbano fare
richiesta di “riapertura della procedura di AIA” in maniera tale che questa
possa essere soggetta alla valutazione pubblica e possa garantire la non
contaminazione delle matrici ambientali e della salute pubblica.
Particolare riferimento va fatto in
merito ai “periodi transitori d’esercizio”,
al monitoraggio a “bocca di torcia”
ed allo smaltimento dei residui della produzione (rifiuti) non a norma con gli standard di qualità.
Un ulteriore intervento dovrebbe
essere fatto, sempre dai richiamati Enti, nei confronti di ARPA e del sistema
di visualizzatione nel sito del DAP di Brindisi, dei dati registrati dalle
centraline che, molto spesso impediscono la rappresentazione pubblica dei
risultati del monitoraggio orario e giornaliero.
prof.
Francesco Magno
consulente
nazionale Legambiente
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